Da Gianni: inaspettato raggio di sole nel mondo della pizza riccionese!
È sempre una garanzia scoprire che chi fa la pizza è un napoletano doc.
Questo è sicuramente uno dei motivi che giustifica la fila di persone che quotidianamente si forma davanti all’ingresso del Ristorante Pizzeria Da Gianni a Riccione.
Protagonista è Beppe Fabozzi, in arrivo direttamente da Napoli e posizionato dietro al bancone per raccontarci la sua pizza gourmet.
Contrariamente a quanto potrebbe far credere il termine gourmet, cioè piccole porzioni, Da Gianni gioca sull’esuberanza degli elementi garantendo un morso soddisfacente.
Il fulcro dell’eccellente risultato è senza dubbio l’attenzione alle materie prime; ancora più encomiabile considerato che parliamo di un locale che, in alta stagione, fa anche novecento coperti al giorno!
E questo rende felici persone come noi affamate di cose buone.
L’olio extravergine, come quasi tutti gli ingredienti, viene aggiunto sempre a fine cottura.
Le farciture sono irresistibili e tutte preparate con condimenti ricercati. Il comune denominatore è la qualità: dai formaggi di San Patrignano, al prosciutto di Genghe, al pomodoro di Gargano, alla burrata di Andria che arriva direttamente dalla Puglia. Il salmone è tagliato al momento; le alici sono locali e marinate direttamente dallo chef… insomma, l’intera filiera viene seguita nel dettaglio!L’impasto, per la pizza tradizionale come per la contemporanea e pure per la panificazione, è 100% biga!
Ovvero preimpasto di acqua, farina e lievito, lasciato maturare e nuovamente impastato (metodo indiretto).
Nota di merito: si utilizzano farine di tipo 1 e integrali realizzate esclusivamente da grani autoctoni che conferiscono un gusto autentico e sano alla pizza.
Troverai i dettagli sulla farina qui!
La realizzazione dell’impasto avviene con 80 % di idratazione e una lievitazione compresa tra le 16 e le 18 ore che contribuiscono a rendere il prodotto elastico, ricco di fibre e proteine.
E non si tratta di moda, bensì di innovazione che migliora la digeribilità e salubrità del prodotto finale.
All’assaggio la pizza risulta ben calibrata, senza eccessi né di sale né di grassi, con un prorompente cornicione, come è giusto che sia, e tutti gli ingredienti al loro posto, nelle corrette proporzioni.
Noi ovviamente per omaggiare la Romagna abbiamo scelto l’integrale con burrata, rucola e alici marinate, un must della tradizione riccionese!
Connubio perfetto giocato su consistenze, temperature e contrasto di sapori. L’impressione è quella di assaporare una nuvola scioglievole dentro con un cornicione croccante che in dote porta la generosa nota iodata delle alici.
Perfettamente bilanciata dall’amaro della rucola e dalla dolce sapidità della burrata, la pizza era asciutta e croccante, succulenta ma leggera: pazzesca!
In pochi minuti la pizza era già sparita ed io non mi sono sentita per nulla appesantita, promossa a pieni voti!
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