La Carne • Quale scegliere
Grazie all’attenzione sempre più rivolta ad approcci alimentari più salutari, anche molti ristoratori italiani si sono interessati a dedicare portate a base di carne Grass Fed (allevata ad Erba) nei loro menù.
La carne Grass Fed Italia proviene esclusivamente da bestiame allevato al pascolo, ovvero gli animali che mangiano esclusivamente erba cresciuta in campo senza aggiunta di mangimi a base di cereali. La carne cosi ottenuta ha più alto valore di omega 3, basso contenuto di grassi, basso contenuto di calorie, maggiore di vitamina E.
Fortunatamente nella nostra Regione Emilia Romagna abbiamo diversi esempi di allevamenti eticamente sostenibili.
Per citarne alcuni, nella provincia di Forlì ne è esempio l’Azienda agricola Ca’ Poggio con i suoi 18 ettari tra calanchi, boschi e terreni coltivati a grano, orzo e erba medica, usati per l’alimentazione degli animali dell’azienda.
Ca’ Poggio accoglie circa 20 mucche e vitelli, nei ricoveri nell’aia vi sono maiali, pecore ed animali da cortile.
L’azienda agricola Del Gigante nasce nel 2010 sull’Appennino Reggiano, a 600 mt. sul livello del mare, con un allevamento di vacche da latte alimentate principalmente al pascolo. La mandria oggi è costituita da circa 30 capi, di cui 24 in lattazione. Il latte munto viene venduto per essere trasformato in “Parmigiano Reggiano Vacche Rosse”.
Il pascolo viene effettuato con il metodo “Back grazing”, che consiste nella divisione del pascolo in parcelle, a loro volta pascolate a strisce di 12 ore o anche 4, in caso di pioggia con possibilità di ritorno al punto di abbeverata che rimane fisso alla base della parcella.
Le vacche in latte entrano e mangiano una “fetta di prato” alla volta, finché la parcella non è terminata, così passano ad un’altra parcella, dove l’erba è fresca e pronta (alta circa 15 cm). Daniele suddivide i suoi prati in modo che ogni parcella sia sufficiente per una settimana in condizioni di asciutto e, un paio di giorni, con bagnato.
Tutto questo per evitare “sentieramenti” nel tornare alla zona di abbeveraggio. Oggi l’azienda ha iniziato l’allevamento di ovaiole a pascolo con pollaio mobile, che pascolano dopo le vacche, per un pascolo multi-specie.
Scopriamo alcune aziende della Regione Emilia Romagna
Altro allevamento esemplare quella della Fattoria Fontanetto, Localita Ca’ Capanno, Novafeltria – Rimini
In questa azienda viene rispettato l’ambiente sfruttando in maniera estensiva, e non intensiva, il territorio.
I bovini nascono e crescono nel rispetto di tutte le fasi biologiche della vita, vivono in un contesto del tutto naturale, senza catene e liberi di muoversi. Tutto ciò ha come obiettivo la salute degli animali, che è anche fondamentale per produrre una carne sana e ricca di proteine nobili, vitamine e grassi indispensabili per la salute dell’uomo.
Da segnalare che in Emilia-Romagna si attesta la presenza di oltre 76.000 capi ovicaprini, dove, le province di Forlì-Cesena e Rimini, segnano la quota maggiore.
Dal 2015 al 2017 Slow Food Emilia-Romagna, in collaborazione con Regione Emilia-Romagna ed Apt, ha intrapreso un lento cammino lungo i crinali del nostro Appennino per il recupero di razze autoctone.
Sul fronte degli ovini, oggi, si contano 25 razze di pecore, di cui 2 sono emiliano romagnole, e 13 razze caprine. Alcune tra le più note sono la pecora cordigliese, razza autoctona che deve il proprio nome a Corniglio, un piccolo comune dell’alto Appennino parmense e la pecora Cornella bianca, oggi è allevata in alcuni comuni delle province di Bologna e Ferrara e in modo sporadico nel Reggiano e nel Modenese.
Naturalmente questi sono solo alcuni esempi di allevamenti sostenibili, sarà mia cura, via via aggiornarne l’elenco.