Shiso

Shiso. Il superfood esotico

Anche detto basilico cinese, il shiso è noto in ambito scientifico con il nome di Perilla frutescens. Si tratta di una pianta aromatica il cui sapore è una miscela esotica e calda di basilico, cannella, limone, anice e menta.

Il nome nipponico antico dello shiso è “jyuunin”, che si traduce in “ dieci anni”, poiché si ritiene che le sue proprietà favoriscono l’allungamento della vita di ben due lustri.

Anche in Occidente viene riconosciuto il valore del suo patrimonio nutrizionale tanto da averlo consacrato come superfood esotico del 2016 per la sua ricchezza in antiossidanti. 

Lo shiso è ricchissimo di minerali come ferro, calcio, potassio e fosforo, oltre a contenere le vitamine A, B2 e C e, grazie alla presenza di acido linoleico, si rivela prezioso per la regolazione dei livelli di colesterolo nel sangue.

Questa pianta si usa anche per trattare tosse, raffreddore, febbre e problemi cutanei.

Ha proprietà sudorifere, antimicotiche ed anti-infiammatorie oltre ad essere un ottimo depurativo dell’intestino.

Se assunto come tisana aiuta, infatti, la rigenerazione intestinale in caso di intossicazione alimentare.

Shiso in cucina

Lo shiso è una pianta molto utilizzata nelle ricette gastronomiche orientali. Le sue foglie, consumate fresche o essiccate, sono impiegate principalmente come contorno di secondi piatti salati o come ingrediente centrale per salse e condimenti. Vengono usate anche per insaporire piatti caldi o come guarnizione per il riso o per tutti i tipi di zuppe o aromatizzare bevande come infusi, cocktails e distillati.

La varietà rossa invece è essenziale nella preparazione della salsa umeboshi, un condimento comune nella cucina giapponese a base di prugne fermentate.

Consiglio
Prova a spezzettare alcune foglie in una limonata fatta in casa o in un’insalata o su una macedonia di frutta.