Il Bolero è una varietà antica di frumento tenero che si distingue per le sue qualità nutrizionali e organolettiche. Ha infatti mantenuto le caratteristiche originali della pianta, senza subire modifiche genetiche o incroci con altre specie. Attualmente viene coltivato in modo biologico, rispettando i ritmi della natura e senza l’uso di pesticidi o fertilizzanti chimici.
Questo grano è adatto alla panificazione, grazie alle sue caratteristiche molitorie. Ha un alto valore di W, che indica la forza della farina, e un basso valore di P/L, che indica l’equilibrio tra tenacità ed estensibilità dell’impasto. Queste proprietà conferiscono al pane una maggiore alveolatura, una crosta croccante e una mollica soffice e profumata.
Il Bolero ha anche un elevato contenuto di proteine, che contribuiscono al valore nutritivo del pane, e una granella bianca, che lo rende gradevole alla vista.
Il consumo di questo frumento inoltre è senza dubbio più salutare, grazie al contenuto inferiore di glutine rispetto ai grani moderni. Il glutine è una proteina che può causare intolleranze o allergie in alcune persone, provocando disturbi digestivi, cutanei o respiratori.
Il Bolero, al contrario, possiede un glutine più digeribile e meno aggressivo, che non provoca infiammazioni o irritazioni. Inoltre, ha un basso indice glicemico, che significa che non fa aumentare troppo rapidamente il livello di zucchero nel sangue, prevenendo il rischio di diabete o obesità.
La coltivazione di questo frumento rispetta l’ambiente, perché richiede meno acqua e meno energia. Il Bolero è infatti una varietà resistente al freddo e alle malattie fungine, che non necessita di trattamenti fitosanitari o irrigui. È anche una varietà che favorisce la biodiversità, perché si adatta a diversi tipi di terreno e clima, e perché convive con altre specie vegetali e animali, creando un ecosistema equilibrato e sostenibile
Il Bolero rappresenta la tradizione e la cultura del territorio italiano, perché è stato selezionato e conservato da agricoltori e molini che hanno tramandato il loro sapere e la loro passione per il grano.
È un grano che esprime la qualità e il gusto della cucina italiana, perché è la materia prima di prodotti tipici come il pane, la pasta, i dolci e i biscotti.
Per noi è senza dubbio un grano che merita di essere conosciuto e apprezzato da tutti.
Le proprietà benefiche del Bolero sono state confermate da diversi studi scientifici, che ne hanno evidenziato la composizione chimica, fisica e nutrizionale, l’effetto antinfiammatorio e antiossidante, e l’impatto glicemico e insulinemico.
Questi studi hanno dimostrato che il Bolero ha un elevato contenuto di proteine, amido, fibra, acidi grassi insaturi, antiossidanti e minerali, rispetto ad altre varietà di frumento tenero.
Hanno anche mostrato che il Bolero ha inibito la produzione di molecole pro-infiammatorie e ha aumentato la produzione di molecole antiossidanti nelle cellule umane, proteggendole dallo stress ossidativo. Inoltre, hanno evidenziato che il Bolero ha provocato una minore risposta glicemica e insulinemica nei soggetti sani che hanno consumato il pane di Bolero, rispetto a quelli che hanno consumato il pane di frumento moderno o il pane bianco, indicando una migliore tolleranza al glucosio.
I suddetti studi sono stati pubblicati su riviste scientifiche di
di prestigio, come Food Chemistry, Journal of Functional Foods e Nutrients.
• Fonte 1: Cappelli, A., Leoncini, E., Vannuccini, M.L., Zappoli, S., & Fantozzi, P. (2019). Chemical, physical and nutritionalcharacteristics of ancient and modern soft wheat flours. Food Chemistry, 275, 125-132. • Fonte 2: Leoncini, E., Cappelli, A., Vannuccini, M.L., Zappoli, S., & Fantozzi, P. (2019). Anti-inflammatory and antioxidant properties of ancient and modern wheatflours in human cells. Journal of Functional Foods, 58, 1-8. • Fonte 3: Vannuccini, M.L., Cappelli, A., Leoncini, E., Zappoli, S., & Fantozzi, P. (2020). Glycaemic and insulinemic responses to wholemeal breads made with ancient (Verna and Gentil Rosso) and modern (Bolero) wheat flours in healthy subjects. Nutrients, 12(2), 1-13