Ristorante Fortinese da Peppa: sapori antichi e ospitalità genuina in un’osteria d’altri tempi tra i Monti Sibillini
Salendo tra i boschi lungo una strada tortuosa, si giunge a Montefortino, incantevole borgo ai piedi dei Monti Sibillini che merita senz’altro una deviazione.
Se avete l’occasione di visitarne il delizioso centro, non mancate di far tappa al Ristorante Fortinese da Peppa.
Atmosfera
Passeggiando per le vie del paese, si respira la magia di una vita autentica e tranquilla: i panni al sole, gli orti rigogliosi, i giardini in fiore, le nuvole nel cielo azzurro e, sullo sfondo, lo spettacolo dei monti sibillini che si stagliano all’orizzonte!
Ci guardiamo intorno e veniamo subito catturati dalla semplicità di questo locale.
Ma facciamo un passo indietro.
Quel giorno erano le 15.40, tornavamo stanchi e affamati dalla gita alle gole dell’Infernaccio, quando il profumo del pane di montagna davanti al ristorante “Da Peppa” ci ha attirato come una calamita!
Nonostante fosse tardi e il locale pieno, siamo stati accolti con cordialità e sistemati in un grazioso tavolino all’esterno. Il ristorante internamente, è arredato in maniera molto semplice; l’atmosfera è quella confortevole e un po’ demodè delle osterie di un tempo che trasmette un senso di calore famigliare.
Accoglienza
L’aria che si respira sa di ritrovo e convivialità. L’accoglienza informale e cordiale è quella un po’ “alla buona” da antica osteria, piacevolmente riscaldata anche dalla premura di un servizio che fa subito sentire come a casa.
Materia prima
L’immersione nella tradizione non può che continuare a tavola.
La conduzione è familiare e da sempre fonda la sua cucina sulle prelibatezze della cultura contadina.
Gli ingredienti sono locali e di stagione; i produttori da cui si riforniscono sono prevalentemente del territorio: l’olio EVO è marchigiano, la carne proviene dai pascoli circostanti, i salumi sono quelli paesani, i porcini e funghi vari e i noti tartufi dell’area vengono raccolti nel sottobosco. La pasta, il pane e i dolci sono fatti in casa.
La cucina
Ma per capire davvero cosa contraddistingue “Da Peppa”, bisogna sedersi ed ordinare.
Il menu non serve, lo si racconta a voce perché qui non troverete una lunga lista di proposte, ma poche portate genuine e semplici, fatte come una volta!
La cucina è affidata ad Agnese e alla suocera Lucia, che con passione preparano piatti sinceri e tradizionali, senza alcuna concessione alla modernità.
Il menù
L’antipasto
Come di consuetudine, iniziamo con l’antipasto della casa: un appetitoso tagliere di bruschette con aglio e olio marchigiano, peperoni grigliati, tartufo estivo, pomodori succosi e saporiti.
Molto gradito!
Le portate arrivano a tavola in porzioni generose su vassoi di acciaio da cui servirsi da soli.
I primi
Tra i primi, abbiamo optato per le tagliatelle alla norcina con ragù bianco (ragù tradizionale di carne mista) e tartufo nero estivo -o Scorzone- dei sibillini, fatte al mattarello e cucinate secondo le ricette della nonna.
Il pranzo sarebbe potuto finire qui, ma quando abbiamo saputo che la specialità era la grigliata e in particolare l’agnello, non abbiamo saputo dire di no!
I secondi
Ci siamo dunque lasciati tentare dal classico arrosto misto, esaltato da prodotti del territorio.
A comporlo una tenera fettina di carpaccio di manzetta marchigiana appena scottata, morbidissima e saporita nonostante la magrezza della carne, una salsiccia casalinga e gustose braciole di maiale.
Tutto buono, ma a svettare su ogni altra portata sono state indiscutibilmente le costolette d’agnello a scottadito, letteralmente da leccarsi i baffi.
La preparazione era impeccabile e, per la velocità del servizio dalla griglia al tavolo, abbiamo dovuto fare attenzione a non scottarci le dita!
A quel punto, come sottrarsi dall’assaggio del rinomato agnello in potacchio, altro piatto forte della casa?
Si tratta di un’antica ricetta della cucina casalinga marchigiana, un piatto ancestrale in cui la carne viene brasata in padella con olio, vino bianco, aglio ed erbe aromatiche, tra cui il finocchietto selvatico e il rosmarino.
Quello della Peppa, con la sua cottura rustica e semplice, mantiene inalterato il gusto naturale della carne e, col suo sapore genuino, è senza dubbio uno dei migliori della zona.
Il tutto servito con un po’ di insalatina croccante, delle buonissime patate cotte con la buccia e soprattutto dei formidabili pomodori. Freschi e croccanti, profumati dal basilico e ordinati per ben tre volte!
È stato quasi commuovente vedere Agnese passare davanti al nostro tavolo con i pomodori appena colti nell’orto vicino.
Davvero indimenticabili e sì, meritano il viaggio!
Il vino
La proposta vino, senz’altro migliorabile e piuttosto ridotta, è incentrata soprattutto sul territorio. Noi abbiamo scelto di accompagnare la cena col vino della casa: una deliziosa Passerina ed un Rosso Piceno della cantina di Valdaso, semplici ma gradevoli e beverini.
I dolci
Per concludere in bellezza ci è stato offerto giusto un assaggino della golosa torta al cioccolato accompagnata dagli amari artigianali.
Prezzo
Dopo essersi goduti tutte queste prelibatezze, si esce satolli e soddisfatti spendendo tra i 30 e i 35 euro.
Che non pesano affatto grazie alla poesia di una cucina ben fatta e alla calda accoglienza casalinga di questo rifugio del gusto appollaiato sui Sibillini.
Conclusioni
“Da Peppa” è un’osteria vera, fedele ad una concezione di cucina genuina e popolare, lontana dalle mode e dalle imitazioni dove assaporare ricette casalinghe che gratificano immensamente.
Piatti veraci e schietti, sapori che fanno ripercorrere un viaggio nel tempo e trasportano in un’atmosfera d’altri tempi.
Più di tutto, colpisce riscoprire quell’idea di ospitalità e accoglienza legate ormai ad una cultura antica.
A me ha ricordato la domenica a casa della nonna, cosa dire di più?
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!