Ristorante Santa Lucia da Pacio
Insospettabile rifugio per fuggire dal caos della Riviera e assaporare una cucina di terra di qualità
Ristorante Santa Lucia da Pacio
Viale Piacenza, 8, 47838 Riccione RN
di Monica Spelta
Un rifugio a Riccione
“Nascosto” in viale Piacenza, a due passi dal mare ma fuori dalla movida, il ‘Ristorante Santa Lucia da Pacio’, è uno di quei posti che, a Riccione, proprio non ci si aspetta.
Varcando la soglia si dimentica in un istante tutto il caos della Riviera.
Ad accogliervi un’atmosfera tranquilla, decisamente gradevole, un ambiente semplice ma curato ed un personale cordiale e sempre presente.
La cucina di terra, centrata prevalentemente su tagli di carne pregiata, lascia spazio anche a preparazioni più tradizionali eseguite con mano attenta e sensibile.
Non appena si apre il menù spicca una grande cura nella selezione delle materie prime. Salumi artigianali di mora romagnola dell’azienda agricola Zavoli (presidio Slow Food), formaggi Beltrami (prodotti con latte crudo di vacche di razza bruna al pascolo), stracchino delle Valli Orobiche, sali integrali, ortaggi di stagione, piadina fatta in casa e pasta tirata al mattarello.
Già dagli antipasti si preannunciano le giuste avvisaglie di un pasto godereccio ma genuino.
Accanto a taglieri di salumi e formaggi pregiati locali, l’iberico Patanegra Cinco Jotas tagliato a coltello, la battuta di fassona piemontese, il carpaccio di scottona marchigiana, le saporite bruschette di pane toscano o i crostini con alici del Mar Cantabrico.
Allo scoccare del momento primi piatti, poi, ci viene offerta una bella passeggiata nella memoria della tradizione.
La carne. La protagonista
Spiccano le storiche tagliatelle con ragù di mora romagnola ma come non farsi tentare dai caldi passatelli in brodo o non capitolare coi “piacioni” maltagliati coi ceci. Un piatto che appartiene a quelle ricette “familiari” e riconoscibili che appagano tutti i sensi e fanno tanto bene al cuore.
Coi secondi, dalla griglia, fanno il loro ingresso da protagoniste le carni.
E qui il giro è del mondo.
Partendo da Saludecio, in provincia di Rimini con salsiccia, costarella, pancetta, braciola e spiedini di mora romagnola, passando per il filetto di scottona marchigiana e per la Galizia con la prelibata rubia gallega discarlux, si giunge alla tagliata rib-aye di angus irlandese o alla bavetta canadese.
A completare la lista delle vivande si aggiungono le pizze preparate anche con la più digeribile farina di kamut da agricoltura biologica.
La carta dei vini, pur lasciando grande spazio ai piccoli produttori locali, offre un’ampia scelta di etichette blasonate per creare abbinamenti perfetti.
Noi vi consigliamo di assaggiare i vini prodotti dall’azienda agricola biologica Valle delle Lepri a Coriano.
Se ancora resta un posticino non perdete l’occasione di assaggiare le crostate appena sfornate, un finale gustoso che chiude nel migliore dei modi una cena di pregevole fattura.
Molto apprezzato anche dai locali, il ‘Ristorante Santa Lucia da Pacio’, tradizionale ma non polveroso, è diventato un indirizzo di riferimento a Riccione per gli amanti della carne e della brace che non perde smalto grazie al calore della Romagna e alla qualità delle eccellenze italiane.
Per noi questo piccolo ristorante del centro si è rivelato un’insospettabile rifugio dove si sta bene e si mangia bene.