Ristorante Oyster Barba
Ristorantino della Giò
di Monica Spelta
L’ambiente
Entriamo nella casa della Giò
Siamo a Modena, un piccolo locale in una via un po’ defilata rispetto alla movida del centro. Oyster Barba.
Morena, Laura e Nicolas, accompagnati dalla chef Anna Valerio Romano, proseguono nel solco della cucina mediterranea tracciato della mamma Gio, di origine campana.
Ho sempre avuto un debole per certi locali gestiti da chi con passione porta avanti le tradizioni di famiglia soprattutto se si ha la capacità di farle rivivere adattandole ai tempi e guardando al futuro.
Il locale all’interno è molto gradevole, semplice ma curato. Cortese e discreta l’accoglienza del giovane personale che fa vivere un’esperienza rilassata molto piacevole.
La carta è leggera e dinamica, Morena ci illustra i piatti del giorno accanto al contenuto menù sempre aggiornato al ritmo delle stagioni e del pescato.
Nell’attesa ci viene servito il cestino col loro pane fatto in casa con farina Petra integrale, lievitato 24 ore, assieme a qualche fetta di quello di Altamura ed una accattivante ciotolina di olio EVO di un piccolo oleificio di San Severo.
Sapori netti, riconoscibili, “facili” che mettono a proprio agio come per lo spaghetto “Benedetto Cavalieri” con alici e pane profumato, sincero e senza fronzoli, i fusilli al ferretto coi ricci, ed il pescato alla piastra composto da tre trancetti di Morone, Scorfano e Ombrina in crema di patate profumata alla salvia.
Il Menù
Ricerca e rispetto per la materia prima
La carta è leggera e dinamica, Morena ci illustra i piatti del giorno accanto al contenuto menù sempre aggiornato al ritmo delle stagioni e del pescato.
Nell’attesa ci viene servito il cestino col loro pane fatto in casa con farina Petra integrale, lievitato 24 ore, assieme a qualche fetta di quello di Altamura ed una accattivante ciotolina di olio EVO di un piccolo oleificio di San Severo.
Sapori netti, riconoscibili, “facili” che mettono a proprio agio come per lo spaghetto “Benedetto Cavalieri” con alici e pane profumato, sincero e senza fronzoli, i fusilli al ferretto coi ricci, ed il pescato alla piastra composto da tre trancetti di Morone, Scorfano e Ombrina in crema di patate profumata alla salvia.
L’idea di base è semplice, il segreto è un prodotto di qualità.
La cucina di Oyster Barba attestata sulla valorizzazione di sapori concreti e riconoscibili, magari con qualche piacevole tocco di raffinatezza, parte dalla tradizione e la supera senza mai dimenticarla.
La cantina
“Il vino è la parte intellettuale di un pranzo…” Alexandre Dumas
Carta dei vini non smisurata ma con diverse proposte di qualità ad un prezzo di sicuro interesse e qualche referenza biologica, di cui segnaliamo:
- Az. Santa Barbara, Verdicchio delle Marche “Bio” di Stefano Antonucci
- Az. Vignerons Giachino, Biodynamique, France.
Le specialità
Il primo dettaglio che tanto ci piace è il fatto di poter scegliere direttamente le crudità esposte in un banco un po’ pescheria, un po’ stazione di lavoro alla giapponese.
Sentirsi a casa è d’obbligo quando arriva in tavola una delle specialità della casa.
Il piatto di crudo preparato al momento, dove protagonista è l’attenta selezione di ostriche (noi abbiamo assaggiato la Brian Prieur, carnosa, piena e con una sensuale salinità), le cozze pelose, i fasolari di Trani, la Clam Americana di le Marenne, i gamberi crudi di Gallipoli, i ricci portoghesi.
Promessa di gusto fieramente sostenuta dai carpacci, in un gioco dinamico tra delicatezza e richiami iodati e sapidi delle alghe che li accompagnano.
Da non perdere la prelibata insalatina di PERCEBES al vapore serviti su sedano croccante e accompagnati da una delicata salsa yogurt.
Va da sé che con le cruditè di mare bastano pochi tocchi per esaltare un prodotto già ottimo di partenza.
Anche per le portate cucinate, le materie prime selezionatissime seguono i ritmi di stagionalità e natura (il mare) e sono lasciate intatte proprio per poter sprigionare a tavola il loro sapore autentico.
I piatti consigliati
PLATEAU ROYAL
Prodotto fresco in base al pescato, pulito al momento e accompagnato da salse “home made”.
CRUDITÀ DI PESCE
Il pesce qui è solo pescato e se mangiato crudo rimane inalterato nel suo patrimonio nutritivo: concentrato di vitamine A e D, minerali, proteine ad alto valore biologico, e se privilegiamo le specie ittiche dei mari freddi, acidi grassi essenziali della famiglia omega3.
Consumare pesce crudo aiuta a prevenire le patologie cardio-vascolari grazie al contenuto di EPA – 20:5 ω‰-3 e contribuisce a moderare l’apporto energetico dell’alimentazione risultando un toccasana per cuore e cervello.
INSALATA DI PERCEBES E SEDANO CROCCANTE
PERCEBES
Poveri di carboidrati e non contengono molte proteine, in compenso, il loro apporto calorico è basso, mentre l’apporto di sali minerali eccellente: sono infatti ricchi di iodio, ferro e calcio, potassio e magnesio. Diversamente da altri crostacei, inoltre, i percebes hanno un basso contenuto di colesterolo, sono poveri di grassi e sono molto utili per il nostro metabolismo oltre ad aiutare il corretto funzionamento cellulare.
SPAGHETTI “BENEDETTO CAVALIERE”CON ALICI E PANE PROFUMATO
Pasta di grano duro lavorata con il “Metodo Delicato”: prolungata impastatura, lenta gramolatura, pressatura e trafilatura al bronzo ed essiccazione a bassa temperatura che permettono di custodire i valori nutritivi del grano duro e il suo sapore!