Abocar Due Cucine

Abocar Due Cucine
Via Carlo Farini 13 – Rimini RN

di Monica Spelta

Armonia come un pensiero unico

L’armonia è il suono delle cose che stanno bene insieme, ed è armonia che ci avvolge entrando in questo incantevole locale nel cuore antico di Rimini.

Varcata la soglia siamo subito affascinati dallo stile degli arredi, sobrio, ma di grande gusto e che trasmette un’eleganza niente affatto formale.

La piacevole atmosfera, scaldata da un gioco di tono su tono di gradazioni calde, che vanno dall’avorio al rame, passando per il verde salvia e il tortora, ci conduce ad un magico cortile interno tra piante ed erbe aromatiche.

Siamo da “Abocar Due Cucine”.

Abocar significa “avvicinare”, “incontrare” e racconta un bellissimo matrimonio tra la tradizione Romagnola di Camilla e la cultura Argentina di Mariano.

Lontana da vacue “mode fusion”, l’idea guida del percorso culinario si fa manifesto di una profonda integrazione trasformativa.

Nelle mani di Mariano Guardianelli, la sua cultura e quella riminese sono due espressioni della stessa anima.

Siamo al cospetto di una cucina senza confini, dove l’uno più uno non fa due, ma tre, come in uno processo amoroso, in cui l’incontro di due persone da origine alla relazione, elemento terzo che ha vita e identità propria.

Unione di culture

La proposta gastronomica, creativa e personale, racchiude l’essenza della filosofia dello chef: comunicare attraverso il linguaggio universale delle emozioni.

I piatti, coloratissimi quadri naturali, richiamano odori, sensazioni tattili, immagini di luoghi vicini e famigliari, ma anche suggestioni della lontana terra dei gauchos, il cui ricordo rivive improvvisamente nel sapore.

Stando fermi a chiacchierare a tavola, facciamo un viaggio dall’altra parte del mondo per poi tornare “a casa”.

Incontriamo una ristorazione che, pur muovendo da uno strettissimo rapporto con la materia prima ed una chiara attenzione ai prodotti locali, comunica un potente messaggio di inclusione.

La proposta in carta guarda al mondo degli ortaggi, delle spezie, delle foglie e delle erbe unitamente al pescato e alle pregiate carni dando vita a piatti creativi ma comprensibili, frutto di una vera e propria esplosione di intelligenza gastronomica.

Come nella magia di un primo incontro, quando il non verbale arriva prima della parola, è subito meraviglia all’arrivo delle tapas di benvenuto: “Tapioca e Soyotta“, “Chipà, MATE e caprino“, “Cestino di ROSOLE e pesto di rosole”.

Un ingresso sorprendente non soltanto per l’accostamento originale degli ingredienti, ma anche per la pulita eleganza degli impiattamenti.

In tavola, davanti ai grissini e al pane artigianale di grano antico TIMILIA, cala il silenzio: un pane vero.

Scocca immediatamente l’amore

Risulta difficile raccontare le sfumature gustative delle portate del menù, senza dubbio, il filo conduttore lo ritroviamo nella ricerca sull’ingrediente e nell’esaltazione del sapore.

“Piselli, cocco e salvia”, “Agnello alla griglia, mezcal e mela”, “Sogliola, sedano rapa e sherry”, “Melone invernale, cardamomo verde e mandorla”, alcuni delle proposte in menù.

Piatti “puliti”, cucinati con creatività e conoscenza tecnica.

Una tavola di colori che esprime un’idea di gusto fragrante, preciso, profumato, quasi declinazione di un sentiero spirituale.

Qualità e passione sono le prerogative di una proposta gastronomica dallo stile unico: ogni piatto una storia, in cui tutti gli elementi si uniscono per creare qualcosa di speciale, qualcosa di migliore, che riscalda e che fa bene al cuore.

A completare l’esperienza delizia i commensali l’assistenza di Camilla Corbelli, delicata e intuitiva nell’accompagnare alla scelta del vino lungo la via dell’esaltazione del gusto attraverso il bicchiere.

DRAGONCELLO O ESTRAGONE 

Pianta erbacea di origini siberiane.

Grazie alla presenza di vitamine, minerali e composti aromatici si dimostra utile per contrastare patologie respiratorie, disfunzioni del sistema circolatorio e del tratto gastrointestinale nonchè gonfiori addominali.
Possiede un sapore aromatico e pungente, una sorta di mix tra sale e pepe e per questo viene utilizzata in cucina per aromatizzare salse e pietanze a cui dona un gusto fresco e intenso.

STRIDOLI

Silene vulgaris (questo il nome scientifico) è un’erba spontanea romagnola conosciuta sin dai tempi antichi per le sue proprietà nutritive e medicinali. Fonte di Vitamina C, gli stridoli contengono un’elevata quantità di sali minerali e di fenoli (antiossidanti). Costituiti per l’80% di acqua, hanno proprietà diuretiche, che, unitamente alla presenza di fibre e mucillaggini, favoriscono il transito intestinale.

In cucina si utilizzano in particolar modo i germogli, i nuovi getti e le foglioline più tenere, il gambo, invece, è piuttosto duro e legnoso va sempre eliminato. Il sapore delicato ma anche leggermente amaro ricorda l’asparago e lo spinacio o i piselli appena colti. .

Può essere consumata cruda nelle insalate, lessata per pochi minuti, oppure aggiunta alle frittate o alle zuppe, o utilizzata come ripieno per la pasta.

SESAMO

Piccoli ma ricchi di virtù, i semi di sesamo, a causa del notevole apporto calorico e proteico, costituiscono una preziosa  riserva di energia.

Nonostante siano costituiti prevalentemente da  lipidi, non costituiscono un pericolo per i livelli di colesterolo. Anzi l’acido linoleico li rende utili nella prevenzione di problematiche di tipo cardio-circolatorio.

Merita menzione l’alto contenuto di calcio che ne fa un efficace sostegno nella prevenzione dell’osteoporosi.

CARDAMOMO

Si tratta di una spezia di origine orientale utile per contrastare innumerevoli disturbi.

Grazie all’olio essenziale presente nei semi gli vengono attribuite le proprietà digestive, antinfiammatorie e antisettiche. Indicato per favorire la digestione e contrastare il gonfiore addominale, viene utilizzato anche in caso di mal di stomaco e problemi intestinali. Inoltre, per il suo effetto antiossidante e diuretico migliora la pressione arteriosa e riduce i livelli di infiammazione.