Ristorante Da Gher
Il ‘focone’ del Ristorante da Gher, emozionante viaggio nei ricordi della Riccione dei pescatori!
Da Gher
Piazzetta Dante Tosi, viale A. Galli, 2, 47838 Riccione RN
di Monica Spelta
Dal 1951, il ristorante retrò di Riccione
Profumo di salsedine e brezza marina, ci troviamo sull’imbocco del porto di Riccione per visitare lo storico Ristorante Da Gher.
Appena si arriva si nota immediatamente la silhouette del locale con la sua aria un po’ retrò e l’ampia terrazza che si appoggia sulla banchina a due passi dall’acqua.
Qui ancora si respira forte il legame tra il mare Adriatico e gli abitanti della sua riviera, lo testimonia il brulicare delle imbarcazioni dei pescatori, che salpano ogni notte e lo conferma anche la tradizione culinaria.
Dietro le quinte c’è la storia della famiglia Serafini: a fondare il ristorante nel 1951 fu il pescatore Elviro -soprannominato Gher, il ghiro, per l’abitudine di addormentarsi sottocoperta durante le battute di pesca – assieme alla moglie Caterina, che nel pomeriggio vendeva il pescato lungo le vie di Riccione.
Inizialmente si trattava di un semplice chiosco la cui costruzione è stata eseguita poco a poco ed ultimata negli anni sessanta.
La tradizione dei pescatori
Elviro, seguendo la tradizionale pratica dei pescatori riccionesi, che usavano arrostire il pesce appena pescato in bastoncini di legno sulla spiaggia, brevettò il ‘focone’, una sorta di grande forno pieno di sabbia dove intorno alle braci cuoceva i suoi celeberrimi spiedini.
Gher è un ristorante che non ha mai abbandonato il suo carattere e profuma di tradizione, ancor oggi punto focale della storia dei Serafini.
Della discendenza di Elviro, al timone, ora è rimasto Sergio con la sua famiglia.
A condurre la sala è il figlio Marco che, con passione, segue anche la selezione dei vini in carta, affiancato da un robusto staff tra cui spicca l’affidabile Nello, cameriere storico che sa sempre come accontentare le richieste di tutti e ormai -quasi di famiglia- come lo definisce Sergio.
Solida l’esperienza in cucina, affidata alla cognata e ai suoi figli Andrea e Susanna.
Il menù dalla tradizione
Il menù, dove la materia prima è protagonista, rispecchia la tradizione marinara della zona e prevede sempre qualche proposta del giorno in base alla stagione e al pescato.
Naturalmente la specialità sono gli spiedini sul Focone del Gher che è un piacere gustare anche per aperitivo da passeggio ammirando i meravigliosi tramonti lungo il molo. Calamari, gamberi, sardine, i pregiati calamaretti a spillo e, nel mese d’ottobre, le seppioline, vengono tutti ancora cotti al carbone sulla sabbia come una volta. Con questa antica cottura, che avviene per irraggiamento senza contatto diretto con la fiamma, il risultato oltre ad essere di una fragranza ineguagliabile è molto salutare.
La brace resta il punto di forza del locale ed accanto agli spiedini propone anche rombi, mazzole, branzini, crostacei e quanto l’Adriatico ha da offrire!
I sardoncini scottadito serviti a tavola direttamente sulla graticola sono imperdibili, ma sul podio delle mie emozioni è la grigliata della banchina! Questa si compone di paganelli, moletti, sarde, zanchetti e sgombri, preparata con un velo di impanatura (molto leggera perché senza uova) e trova la sua morte nell’esser accompagnata dalla fresca insalata di radicchio verde di campagna, tarassaco (quando è in stagione) e cipolla.
Ma partiamo dall’inizio. All’arrivo sarete accolti da un piacevole benvenuto in attesa di consultare la carta: le immancabili alici marinate con cipolla rossa di Tropea servite con piadina calda che vi consigliamo di accompagnare col fresco pignoletto della casa in caraffa.
Cullati dal mare di Riccione
Si perché il menù merita un’approfondita consultazione, l’offerta è ampia ed accattivante, con piatti noti ed eseguiti secondo tradizione.
Gli antipasti vanno dalle canocchie bollite, alle lumachine in umido con finocchietto (ricetta di famiglia da oltre 60 anni), al classico guazzetto di cozze e vongole alla marinara fino alla selezione di crudi.
Anche per i primi, rigorosamente fatti in casa, è ardua la scelta ma ad attrarre maggiormente la mia attenzione è stata l’imperdibile minestrina di pesce a base di sogliole spinate, pomodorino fresco e quadrucci la cui ricetta originale è ancora quella della nonna!
E se per una volta decidete di tradire la brace non resterete delusi dalle sogliole dell’Adriatico cotte al testo o dallo speciale pescato del giorno preparato al forno con pomodorini e olive di Kalamata.
In accompagnamento insalate, verdure in pinzimonio, bietole saltate in padella all’aglio o goduriose patate fritte fatte “a mano”.
Non andate via però senza aver sorseggiato a fine pasto l’amaro alla liquirizia homemade, deliziosa specialità della casa.
Cullati dal dolce sottofondo delle onde che s’infrangono sul molo, sedendovi alla tavola di Gher, assaporerete una cucina che continua ad emozionare. Secondo noi, il Ristorante Da Gher, oggi, come sempre, rimane un indirizzo valido da annotarsi per fare un viaggio nei ricordi della Riccione dei pescatori!