Il Pesce • Sai distinguerlo?

Sai ordinare con consapevolezza il tuo piatto di pesce al ristorante?
Non sempre è semplice riconoscerne le specie e la provenienza, saper valutare la freschezza del pesce quando si decide di ordinare una pietanza al ristorante. Per prima cosa è fondamentale conoscere le specie che popolano i nostri mari (cercando di prediligere le più vicine) protagoniste della cucina tipica italiana.
In un mare di pesci in cui si contano più di 30.000 specie classificate (non tutte commestibili), occorre fare ordine.
Scegliere un pesce piuttosto che un altro può fare la differenza sia per la nostra salute che per l’ecosistema. L’ideale sarebbe scegliere pesce pescato (quindi di mare) e di piccola taglia come acciughe, sardine, sgombri, triglie evitando o limitando invece il consumo di pesce spada, tonno e pesci più grandi (i pesci più contaminati sono infatti quelli più grandi in cima alla catena alimentare che, mangiando i pesci più piccoli, accumulano sostanze dannose come il mercurio).
Il pesce più ricco di omega 3 è, senza dubbio, quello azzurro.

Orientiamoci iniziando a suddividere il pesce nelle diverse famiglie

Pesce azzurro
Sardine, alice o acciuga, pesce sciabola, sgombro, aringa, bianchetti, palimita, leccia, pesce Serra, spratto (o papalina), cheppia (o gheppia), aguglia, alaccia, lampuga, costardella, cicerello, lanzardo, suro (chiamato anche sauro, sugherello o occhialone).
Falsi” pesci azzurri
Spesso vengono citati come tali, a volte, come nel caso del merluzzo, perché è un pesce bianco, magro e povero di grasso dal basso apporto calorico, altri perché, come nel caso del salmone, perché è ricco di Omega 3, come:
ricciola, salmone, tonno, pesce spada, merluzzo, molo o moletto, merlano, mustella, molva.
Pesce Bianco magro
Dentice, branzino o spigola selvaggio, orata, sogliola, triglia, nasello, platessa, sogliola, razza, palombo, rombo, scorfano, tinca, luccio, corvina, baccalà ammollato, boga, sogliola, fresca, cernia, pagello, mormora.